Questione di vita

Dire che io sia arrabbiato è dire poco. Ho, ovviamente, ricevuto una notifica sul cellulare dal Ballynamire's Nightmare, e nell'articolo ovviamente si parlava anche di me. Il "grande segreto" che avrei dovuto tenere ancora per qualche tempo, giusto fino al matrimonio, è saltato. Il mio ultimo mese di pacchia è andato a farsi benedire, grazie allo scrittore da strapazzo dietro al sito. Non ho idea di chi sia dietro alla faccenda, ma non mi importa, troverò il modo di scoprirlo prima o poi, e me la pagherà. Certo, d'altro canto ho trovato le altre notizie un intrattenimento gradevole... ecco, dovrei trovare il modo per non essere nel radar. Certo è, però, che con tutte le ragazze che io mi porti a letto, è impossibile non essere notati. Sbuffo, mentre lascio gli alloggi, con l'intenzione di andare in città a bere qualcosa. La mia macchina è posteggiata nel piazzale, come sempre, ma dietro di questa c'è un altra auto, con il motore acceso, che però se ne va poco dopo, facendomi accorgere così di una ragazzina bionda, in piedi dietro di questa.
«Sei fortunata, hai la possibilità di provare il vero benvenuto in stile "Ballynamire"» commento a voce alta, avvicinandomi a lei, spavaldo. So di poter sembrare un cazzone con queste mie frasi ambigue, ma le donne in fondo amano queste cose, ne sono certo.

«Grazie ma credo che per questa volta passerò, so come si arriva agli alloggi e anche a tutto il resto del College, perciò buona serata» replica la bionda, acida, scansandomi e trascinando con sé la sua valigia.
Alzo un sopracciglio, sorpreso dalla sua indifferenza nel vedere un ragazzo del mio calibro, ma non mi scompongo minimamente. Insomma, non mi conosce ancora, posso capire perché si comporti così.
«Non è un'occasione che io offra a tutte, dovresti approfittarne» commento, senza perdermi d'animo ed iniziando a seguirla. Quando si è allontanata, ovviamente, ho controllato e in quanto a culo è messa proprio bene, non ho intenzione di farmi scappare un bocconcino del genere così in fretta.
«Sono Carter Devin Acker, comunque, ragazzo più conosciuto e popolare del college, tra l'altro» aggiungo poi, senza accennare al fatto che io non sia neppure uno studente.
Effettivamente sono un po' sorpreso dal fatto che il sito di gossip ci abbia messo così tanto a scoprire chi fossi, perché effettivamente dal mio arrivo qui, l'unica cosa che io abbia fatto è stata portare a letto ragazze; sebbene sia un ottimo passatempo, non è una professione purtroppo, il che mi ha lasciato senza uno straccio di "copertura".

"Che peccato... cedo a qualcuna di loro il mio privilegio molto volentieri" replica lei, con estrema freddezza, costringendomi ad alzare un sopracciglio, sorpreso del fatto che lei non paia minimamente interessata a me. A conferma di questo ho il fatto che lei non mi rivolga neppure uno sguardo - e forse è proprio questa la ragione della sua indifferenza, il fatto che non si sia resa conto di che figo io sia - ed il so atteggiamento nervoso. "Bene, Harper. Non vedo perché tu debba sprecare il tuo tempo con me" commenta poi, sbagliando in pieno il mio nome, probabilmente apposta per irritarmi, cosa che riesce a fare piuttosto bene. Insomma, le ho appena detto come io mi chiami, non sembra così stupida da non ricordarsi un nome sentito due secondi prima. Okay, c'è da dire che sia bionda, quindi qualche dubbio sulla sua intelligenza sorge spontaneo. "Sono pronto a scommettere che cambierai idea in fretta, ragazzina" ribatto, non avendo ulteriore voglia di inseguirla. So che cambierà idea, non c'è ragazza che mi possa resistere, specialmente se mi impunto. Non sono il tipo di persona che accetti i rifiuti, e nel caso io ne riceva, diventa una questione di orgoglio provare che l'altra parte avesse torto.

Al sentire le mie parole, la bionda smette improvvisamente di camminare, voltandosi rapidamente verso di me ed iniziando ad avvicinarci, a passo di marcia. Direi proprio di aver fatto colpo.
Ah, quanto è soddisfacente toccare i nervi scoperti delle persone.
Certo, solitamente mi diverto a farlo con i ragazzi, non avendo bisogno di sotterfugi per portarmi le ragazze a letto, ma questa volta sono dovuto cadere un po' in basso.
Dopo aver esclamato qualcosa in un'altra lingua - dal tono scommetterei essere stato un insulto, comunque - si decide a parlarmi, utilizzando un tono decisamente differente.
«Ragazzina lo dici a qualcun'altra, che probabilmente ho più anni di te, anagraficamente e soprattutto mentalmente dato che non hai la maturità sufficiente per accettare un rifiuto. Scommessa accettata, comunque» dice quindi, facendo comparire un sorriso soddisfatto sul mio volto, per due ragioni: ha sia accettato la mia scommessa, che rivelato apertamente una cosa che gli dia fastidio... cosa potrei volere di più?
«Oddio, penso sia illegale per ne andare a letto con una tredicenne, ma direi che sei piuttosto carina per la tua età, credo possa valere la pena rischiare» commento quindi, facendole un sorriso beffardo.