Is that right?

Ieri, dopo lo sfortunato incontro con quella ragazzina irritante, sono finalmente riuscito a trovare un punto dove prendesse: La mensa. Alquanto strano, eppure funziona. Ed infatti eccomi qua, seduto da solo ad un tavolo a messaggiare con la mia sirenetta, Ari. Sono riuscito a dirle che sono in un posto dove non prende molto, e che se non sente notizie da me è per questo motivo. Solo che non risponde, e non riesco a capire perché. Avrò detto qualcosa di sbagliato? Avrà pensato male del fatto che sia sparito per un giorno intero? Perché sì, potrà sembrare da matti, eppure in questi quattro mesi non abbiamo mai passato così tanto tempo senza scambiarci anche solo un paio di semplici messaggi. Mi guardo intorno. Tutti stanno facendo colazione, mentre io sono qua come uno zombie a fissare la nostra conversazione, dove sotto il contatto "sirenetta 💕" appare la scritta "ultimo accesso 29/09/16 - 22:00". Non capisco perché sia sparita così, nel nulla, senza avvertirmi. Mi alzo per avvicinarmi al banco dove c'è il cibo, e io mi prendo un vassoio che riempio con un paio di croissant e del succo all'arancia. Torno al mio tavolo, che per fortuna, non essendo l'unico libero, lo è rimasto. Mi siedo guardandomi ancora intorno. Forse dovrei conoscere qualcuno, e smetterla di pensare troppo ad Ariel. Sarà un'impresa dura, ma penso che non mi farebbe male avere qualche amico.

Sono qui da tre giorni e già sono innamorata del posto. La stanza che hanno assegnato a me e Ari è stupenda, non eccessivamente sfarzosa o grande, anzi, i letti sono attaccati ma ne siamo innamorate, e io mi sono subito presa quello con le lenzuola grigie.
Mi sono svegliata alle sette stamattina, il fuso orario mi ha scombussolata completamente non lasciandomi dormire decentemente, a differenza di Skye che ancora dorme. Per evitare di svegliarla mi sono anche messa i primi vestiti che ho trovato: felpa e leggings, anche se devo ammetterlo, sarebbe il mio outfit anche se non avessi dovuto fare attenzione per non svegliare Ari.
Certo che se continua a passare le sere a cercare campo per parlare con Levi non si sveglierà prima delle dodici per qualche settimana. Che poi io continuo a domandarmi come faccia a fidarsi così tanto di una persona che non ha mai visto in viso e che non sa nemmeno il suo vero nome, visto che ha usato Ariel al posto che Skye, pure il ragazzo (sempre che si tratti di un ragazzo e non di un pelatone ultracinquantenne) potrebbe aver usato un nome falso, e chissà, potrebbe aver mentito anche su altro.
Prendo dei muffin vegani e un bicchiere di latte di soia al cioccolato, almeno c'è una vastità di scelta per i cibi vegani e non ho problemi...
Mi guardo un po' intorno e vedo un ragazzo che sembra piuttosto infastidito, mi avvicino -Ehi! Ti dispiace se mi siedo qui con te? La mia migliore amica mi ha dato buca e sta ancora dormendo, quindi sono da sola- dico sorridendo allegra per poi sedermi prima che possa rispondere. Ci sono altri tavoli liberi ma lui mi sembra simpatico, anche perché sembra alla ricerca disperata di campo, esattamente come Skye. Dipendenza da cellulare!
-Sembra importante... Il campo ti crea problemi?- chiedo addentando un muffin.

La questione del campo mi tormenta ormai da un po', ma al momento posso almeno dire di averlo trovato e aver contattato Ari... Eppure... Lei non risponde. Perché?
«Ehi! Ti dispiace se mi siedo qui con te? La mia migliore amica mi ha dato buca e sta ancora dormendo, quindi sono da sola»
Una ragazza si siede sorridente, senza darmi modo di rispondere.
La osservo ricambiando il sorriso, scrutandola un po'. Sembra una tipa solare, e penso che mi lascerò un po' andare; sì, dai, in fondo dovrò conoscere qualcuno qua, no? Lei mi sembra la persona giusta. La guardo negli occhi, celesti, e il suo viso è contornato da capelli biondi scuri.
«Ehm... Tranquilla, fai pure»
Rispondo ridacchiando, soprattutto per il fatto che ormai si è seduta senza aspettare una mia conferma. Mi guarda mentre scruto accigliato il cellulare.
«Sembra importante... Il campo ti crea problemi?»
Alzo lo sguardo per rispondere.
«No, in realtà qua è l'unico posto in cui l'abbia trovato, è che...» Inizio, ma poi lascio perdere; che bisogno c'è di confidare tutto ciò che mi turba al momento ad una ragazza di cui al momento non so nemmeno il nome? «Tranquilla, niente di grave»
Concludo sorridendole, per poi vedere il muffin che ha appena addentato. Sono quasi certo che sia uno di quelli vegani. Devo ammetterlo, stimo chi riesce ad esserlo, ma non riesco a spingermi oltre all'essere vegetariano.
«Piacere, Logan»
Mi presento infine, sempre con un lieve sorriso, rilassato finalmente.

«Ehm... Tranquilla, fai pure» risponde lui ridacchiando e io faccio lo stesso, mi sono seduta senza che lui mi rispondesse, ma sono fatta così, anche se prima mi assicuro che le persone con cui ho a che fare non siano scorbutiche.
«No, in realtà qua è l'unico posto in cui l'abbia trovato, è che...» dice lui per poi lasciar perdere. Riconosco quello sguardo, è delusione mischiata ad attesa, ormai quell'espressione la riconosco su ogni volta, negli ultimi giorni l'ho vista stampata sul volto di Skye praticamente in ogni momento. Levi la rende davvero felice e per quanto io continui a non fidarmi cerco di dargli un po' di fiducia. Quindi, probabilmente, il ragazzo che ho di fronte attende un messaggio che non arriva.
«Tranquilla, niente di grave» continua sorridendomi, e io ricambio.
«Piacere, Logan» si presenta lui e io annuisco leggermente.
Rebekah, piacere mio. Ma chiamami Rebs, ti prego dico ridacchiando.
E' che lei non risponde, giusto? chiedo continuando la sua frase di prima. Magari è stata rapita dagli alieni, o anche lei è in un posto con poco campo, come te... gli sorrido rassicurante.

La ragazza sembra osservare ogni dettaglio, esattamente al contrario di quanto faccia io. Mi sembra una tipa sveglia, attenta ai particolari e molto acuta. Ma questo non saprei ancora dirlo. Mi fa un leggero segno di assenso, per poi presentarsi.
Rebekah, piacere mio. Ma chiamami Rebs, ti prego
Ridacchia, riuscendo a contagiarmi.
E' che lei non risponde, giusto? Inizia, prendendomi alla sprovvista. Ma come...? E' una veggente o qualcuno dei miei amici l'ha mandata per prendermi in giro?
Ehi, calmati Logan, stai iniziando a diventare paranoico, non credi? E poi la ragazza ha un accento australiano... Quell'inglese pulito una ragazza irlandese non può parlarlo! Quindi non può essere una conoscente di nessuno dei tuoi amici... E poi sarebbe assurdo.
Mi tranquillizzo, e le sorrido abbassando lo sguardo. Annuisco.
Magari è stata rapita dagli alieni, o anche lei è in un posto con poco campo, come te...
Mi rassicura con un sorriso, e io non riesco a fare a meno di ridere. Scuoto la testa guardando Rebekah.
Alieni? Beh credo che in quel caso dovrò rassegnarmi...
Dico con un ghigno, addentando poi uno dei croissant.
Posso farti una domanda? Sei australiana, vero?
Le chiedo curioso. Non sono sempre così loquace, ma Rebs mi sembra una solare e disposta a chiacchierare un po', quindi perché non scambiare due parole con una bella bionda?

Nel vedere l'espressione sorpresa sul suo volto capisco di aver azzeccato con la mia ipotesi. Ma non era poi tanto difficile intuirlo, non quando la tua migliore amica fa sì che tu abbia a che fare con un'espressione del genere ogni giorno.
Mi sorride annuendo debolmente abbassando lo sguardo.
Alieni? Beh credo che in quel caso dovrò rassegnarmi... risponde con un ghigno e dando un morso a uno dei suoi croissant, mentre io finisco un muffin con un morso finendo con l'avere le guance piene come se fossi un criceto. Mastico cercando di non scoppiare a ridere mentre lui mi domanda Posso farti una domanda? Sei australiana, vero?
Deglutisco il dolcetto e annuisco pulendomi dalle briciole che probabilmente si sono incastrate agli angoli della bocca.
Mai sottovalutare l'esistenza degli alieni dico ridacchiando e chiaramente scherzando, va bene scherzare ma non voglio che pensi che io sia demente.
Sì sì, sono australiana, nata a Sydney e cresciuta a Brisbane. Tu sei di qui, invece? chiedo riferendomi all'accento chiaramente irlandese. Sei al Ballynamire da molto? gli domando aspettando che prima risponda all'ultima.

La ragazza si trattiene dal ridere alla mia constatazione, mentre mastica il suo muffin. Dopo aver deglutito si pulisce la bocca.
Mai sottovalutare l'esistenza degli alieni</b>
Sghignazza, capisco che non è seria. Sarebbe abbastanza male se fosse così convinta di una cosa del genere.
<b>Sì sì, sono australiana, nata a Sydney e cresciuta a Brisbane. Tu sei di qui, invece?
Continua, e io annuisco.
Si sente dal modo in cui parli.
Dico sorridendo, e poi annuisco ancora.
Sì, Irlandese 100%, nato sotto la pioggia.
Scherzo. Beh, non del tutto. Quaggiù è raro che non piova. Infatti anche adesso accenna a vari schizzi d'acqua fuori, e non è una cosa sempre piacevole. Ma essendoci cresciuto direi che non mi da troppo fastidio. Ma se mi offrissero un clima meno piovoso non direi certo di no.
Sei al Ballynamire da molto?
Stavolta scuoto la testa.
Veramente da un paio di giorni, e infatti non mi sono ancora abituato alla mancanza di segnale.
Dico alzando gli occhi al cielo ma ridacchiando. Non mi va di pensarci troppo, e poi qui più o meno va.
Tu?
Le chiedo tornando a guardarla e mettendo da parte il cellulare, rassegnato.