Where I Belong

Libertà! Convincere i miei genitori a mandarmi in Irlanda è stata dura ma ce l'ho fatta dopo parecchie promesse, e il fatto che non sarò da sola li ha parecchio rassicurati. Hanno un debole per Skye, l'hanno sempre considerata la figlia ideale e questo mi ha sempre permesso di rimanerle amica e di evitare tutte quelle frasi come 'Frequenti brutta gente'.
Durante le ore di viaggio non ho dormito nemmeno un momento, ero troppo impegnata a tormentata Skye con le mie stupidaggini sulle possibili figuracce che potrei fare in Irlanda, mentre lei continuava a dire che l'aria condizionata era inutile.
Sento una leggera gomitata alla mia sinistra e chi può essere se non la mia migliore amica che è la gioia in persona, me ne stavo tranquilla in dormiveglia ma era troppo strano che ci fosse così tanta calma.
Mi sporgo oltre Skye per guardare fuori dal finestrino e rimanere piacevolmente incantata dalla vista. Wow... dico meravigliata per poi tirarmi indietro e appoggiarmi allo schienale.
Sto in silenzio qualche attimo per poi lanciare un gridolino di gioia che mi fa guadagnare un'occhiataccia dal conducente mentre le tre sorelle Martin mi ignorano bellamente, loro ormai mi conoscono.
Ma quella più allegra di tutte è sicuramente Ari, e io solo so perché, il fantomatico ragazzo di cui mi parla da mesi vive in Irlanda, non so precisamente dove ma so che è irlandese e che la mia migliore amica è un'imprudente, potrebbe essere un maniaco. Ma ovviamente non c'è stato verso di farle cambiare idea.
Il taxi si ferma e io sospiro Pronte, girls? chiedo sorridendo fin troppo entusiasta.

Che dire? Penso che conquisterò tutti anche qua, e su questo poco ci può piovere. Ma, tralasciando questo, penso che mi farà bene passare un po' di tempo in mezzo al verde dell'Eire e ai cavalli; sarà un'ottima opportunità anche di migliorarmi nel salto e nel bareback. Solo che, se devo ammettere il vero motivo per cui sono qua, ovviamente al primo posto exequo della lista appaiono immancabilmente TJ ma, soprattutto, Ari. Non so perché (oppure beh, forse sì, dopo tutto ha solo 16 anni) ma mi sento in dovere di andarle dietro ovunque vada, perché non si cacci nei guai - non che l'abbia ancora fatto, ma c'è sempre tempo. In più, ovviamente, sono comunque felice di cambiare aria e trovare persone nuove da tormentare o farmi amiche. Da quanto mi hanno detto qua non mancano i bei ragazzi, a discapito di ciò che si potrebbe pensare. E anche belle ragazze, per fortuna: avrò a chi rovinare le giornate e i segreti di chi scoprire. A proposito, gli unici segreti di cui non so assolutamente niente sono quelli delle mie sorelle, e forse anche per il fatto che ho paura che mi venga la voglia di usarli, come faccio con gli altri. Sono la banca dei segreti, io, e sono pronta a raccogliere i segreti del Ballynamire.
«Giuro che non mi sembra vero... siamo in Irlanda!»
Sbotta di colpo Skye, che mi fa sobbalzare dal mio coma post-nottatainbiancosenzacaffè (e tra parentesi, non ho dormito per colpa dei Rebekah, che ha continuato imperterrita a parlare di cose alquanto improbabili per tutto il tempo, e anche in parte di Skye e le sue lamentele per l'aria condizionata. Sento un improvviso gridolino acuto, che ignoro ampiamente. Ormai so di che pasta è fatta Rebs, è una pazza. Infatti ignora l'occhiataccia dell'autista.
«Wow... Pronte, girls?»
Io scuoto la testa al loro entusiasmo con un ghigno.
«Solo se le vostre camere sono lontane dalle mie. Non voglio sentire un minuto ancora i discorsi assurdi che avete fatto in aereo...»
Scherzo io. Oppure no, direi che sono alquanto seria. Vorrei dormire, un sonno sano e riposante, privo di sottofondi.

L'Irlanda mi ha sempre affascinata, l'aria fresca, il vento, i prati verdissimi e la sensazione di accoglienza che ispirano gli abitanti di questo paese. Ma se devo essere sincera visitare l'Irlanda non è stato il mio sogno fin da piccola, sognavo solo di passare i momenti più importanti della mia vita insieme alla mia famiglia. Certo, qui manca Lucas ma le sorelle Martin sono state la mia famiglia più dei miei genitori.
«Solo se la vostra camera è lontana dalla mia. Non voglio sentire un minuto ancora i discorsi assurdi che avete fatto in aereo...» commenta Hazel mentre io lancio uno sguardo d'intesa a Skye. Non vedo l'ora di vedere com'è la nostra stanza, so che le stanze doppie non sono comuni al Ballynamire e sapere che per me e la mia migliore amica hanno deciso di introdurre anche questa possibilità mi rende felice.
-Haz. Non credo sarà possibile, cercheremo di non fare casino dopo le due di mattina- le rispondo ridacchiando.
Scendiamo dal taxi e TJ aiuta il tassista a tirare fuori le valigie. Recupero la mia e oltre a quella anche la chitarra, non potevo partire senza la mia amatissima chitarra, ho dovuto pagare un extra sull'aereo per poterla portare ma non me ne pentirò.
«Ma quant'è bello questo posto?!» esclama Ari guardare l'edificio che abbiamo davanti. Mi ha spiegato tutto del College quindi suppongo che siano gli alloggi, fantastico!
-Troppo...- le rispondo io altrettanto meravigliata.

«Ci divertiremo un mondo»
Commenta TJ, mentre recupera le valige con l'autista. Mi avvicino per aiutare, prendendo le mie (sì, sono due e ho pagato di tasca mia la seconda, uff).
«Ma quant'è bello questo posto?!»
Interviene ancora Skye. Sorrido al loro entusiasmo; mi fa davvero piacere che sappiano di aver fatto la scelta giusta. Per quanto riguarda me... Beh, basta che ci sia da divertirsi, e il gioco è fatto.
«Troppo...»
Conferma poi Rebs le parole di Skye.
«Haz. Non credo sarà possibile, cercheremo di non fare casino dopo le due di mattina»
Dice, per poi ridacchiare divertita. La fulmino all'istante con uno sguardo, per poi ridacchiare a mia volta. Ogni tanto mi fa perdere la testa, sì, ma devo ammettere che è la prima ragazza che non sia una delle mie due sorelle, che riesco a sopportare così bene; anzi, se devo essere sincera è per la maggior parte del tempo simpatica, anche se spesso mi viene il dubbio che non sia realmente pazza.
«Tu provaci, Rebekah Braelyn Fielding, giuro che presto apparirà il mio nome sui titoli dei giornali, quando si saprà di una studentessa uccisa al Ballynamire.»
Non lo dico con cattiveria, non ci riuscirei, né con lei, né tanto meno con Skye o Thea. Io riesco ad essere cattiva con chiunque, tranne che con loro.
Ci avviamo tutte verso gli alloggi, che sono un edifico enorme in stile antico, che riflette appieno l'intero complesso del college. Mi guardo intorno sorridendo, trascinando a fatica le due grandi e pesanti valigie; ma in fondo le ho portate qua e là per un sacco di ore di viaggio, quindi qualche metro in più non mi farà male, visto che sono allenata. Spero solo di riuscire a correre o comunque a fare sport nonostante il maltempo irlandese... So che c'è una palestra, ma la mia corsetta mattutina è sempre fondamentale.

Finalmente sto per arrivare a Ballynamire e sono molto contento, ammetto che era da un bel po' che volevo chiedere ai miei genitori di venire qua ma alla fine sono stati loro a farmi questa sorpresa.
Questa è una bella opportunità per migliorare sia nel salto ostacoli ma sopratutto nel cross country, visto che in Australia non ne ho avuto modo e finalmente non dovrò più dare retta ai miei genitori.
Le ore in aereo non passavano più, così come quelle in taxi. Il tassista non ha fatto altro che parlare durante tutto il viaggio e non mi ha lasciato dormire neanche un minuto, solo nell'ultima mezzora si è zittito quando ha capito che non avrei più risposto alle sue domande. Oltre a non stare mai zitto aveva un modo di guidare abbastanza strano e spericolato e durate le ore in macchina ho seriamente pensato di morire.
Nonostante questo, sono finalmente arrivato perché riesco a vedere la scritta Ballynamire in alto, finalmente la mia avventura sta per iniziare Penso sorridendo. Il taxi si ferma nel piazzale ed io posso finalmente scendere respirando un po' di aria irlandese. Pago il tassista e scarico la mia valigia a terra mettendomi sulle spalle lo zaino che mi sono portato con dentro la mia amata macchina fotografica.
Mi osservo intorno e rimango meravigliato per quello che mi si presenta davanti, un enorme edifico e in lontananza riesco a vedere le scuderie. So già che mi piacerà stare qua.

«Tu provaci, Rebekah Braelyn Fielding, giuro che presto apparirà il mio nome sui titoli dei giornali, quando si saprà di una studentessa uccisa al Ballynamire.» Hazel prova ad essere cattiva con scarsi risultati, so perfettamente che non farebbe male alle sue sorelle, e so che non ne farebbe nemmeno a me visto che ci conosciamo da dieci anni, più o meno.
TJ sta parlando al telefono mentre io, Haz e Ari ci guardiamo intorno. Sento squillare il telefono e mi allontano leggermente, sicuramente è Lucas, mamma e papà sono in Brasile per un caso, al momento, se ne fregano della mia partenza. Ciao fratellino! Sorellina, com'è l'Irlanda? Sei già arrivata al Ballynamire? Sì, poco fa. Bella ma fa più freddino rispetto all'Australia. Immagino, senti, ci sentiamo presto. Clarisse sta dando di matto. Okay, a presto. Chiudo la telefonata e torno dalle altre per notare una ragazzo scendere da un taxi. E' molto carino e questo fa sì che io tiri una leggera gomitata a Skye mentre le lancio un sorriso d'intesa e scuoto leggermente il braccio di Hazel per farle cenno con la testa verso il ragazzo che sembra un po' grandino per me e Ari.

«Dove andiamo per prendere le chiavi delle stanze?»
Chiede Skye, e io faccio spallucce.
«Penso che agli alloggi ci sarà una reception o qualcosa di simile»
Le rispondo sorridendo al suo leggero spaesamento.
«Non penso che ci lasceranno a dormire per i corridoi»
Concludo ridacchiando, tornando ad afferrare le due valige.
Mi sto giusto avviando verso gli alloggi, mentre TJ e Rebekah ricevono telefonate varie, quando un taxi si accosta a quello che ha portato noi. Ne esce un ragazzo, e quando riesco a metterlo bene a fuoco non faccio in tempo a constatare che è un bellissimo ragazzo, che Rebs mi sta già scuotendo il braccio; mi volto verso di lei con sguardo assassino, e la vedo lanciare occhiate d'intesa a Skye. Torno ad osservare il biondo, e seriamente non saprei cosa fare. Mettermi già in azione il primo giorno non so quanto possa essere saggio. Però sarebbe da farci un pensierino... Mh, davvero decisione poco facile.
«Tj»
Sussurro, sfiorandole la spalla, stando ben attenta a non farmi notare o sentire dal ragazzo, che sembra uscito dalla copertina di una rivista sull'Abercrombie & Fitch.

Osservo ogni singolo dettaglio di quello che mi si presenta davanti e non posso fare a meno di rimanere meravigliato, è tutto così bello che mi viene voglia di tirare fuori la macchina fotografica e fare qualche foto ma resisto a questa mia voglia. Inoltre avrò molto tempo per fare le foto e divertirmi con la mia nuova macchina fotografica, ne sono sicuro.
Credo che l'enorme edificio davanti a me siano gli alloggi, da come ho letto su internet, e non vedo di arrivare in camera per appoggiare la mia roba e mettermi a dormire. In aereo non ho dormito quasi per niente e la stanchezza si sta facendo sentire.
Trascinando la mia valigia mi accorgo di un gruppo di ragazze, in 4 credo, che si sono girate nella mia direzione non appena mi hanno visto scendere dal taxi. Sono sulle scalinate degli alloggi e pure loro hanno delle valigie per cui deduco che anche loro siano appena arrivate. Le osservo una alla volta e mi soffermo in modo particolare a guardare la ragazza più alta con i capelli lunghi e castani. E' un viso che ho già visto da qualche parte ma non mi vorrei sbagliare, anche se mi ricorda in modo particolare qualcuno. Non mi va di fermarmi a parlare, sono troppo stanco pera causa del viaggio e quindi passo di fianco alle ragazze sorridendo, osservando in modo particolare la ragazza più alta Non riesco a ricordare dove l'ho già vista. Penso mentre mi dirigo verso la segreteria per ritirare le chiavi della mia stanza.