eccomi a casa

L'auto puzza. Sofia se ne accorge appena sale su quel vecchio catorcio, i genitori le avevano promesso una limousine, ma la macchina che ha davanti sembra che faccia fatica persino a reggersi sulle quattro ruote.
dopo 10 ore di aereo in una classe scadente le fanno male i piedi, ha i capelli spettinati, e il telefono scarico.
sofia non è la classica ragazza Americana: sempre imbronciata, poco reattiva, ma soprattutto ama solo i cavalli, ed è per questo che i genitori l'hanno mandata lontana: troppo diversa.
salendo sulla macchina, Sofia inciampa e cade rovinosamente sulla ghiaietta dell'aeroporto, si graffia le ginocchia e il gomito sinistro. La giornata non è bella come avrebbe dovuto essere, il tempo è nuvoloso, e lei ha paura.
mondo nuovo vita nuova, vero? scuote il capo e si rialza, il tassista la guarda socchignando salve, dovrei andare al Ballynamire Equestrian Stable, è lei l'autista che mi deve accompagnare? dice Sofia con un leggero sorriso se questo non è gentile me la faccio a piedi giuro! si, sono io, tutto bene alle gambe? risponde il signore indicando i grossi tagli che mi sono appena fatta tutto a posto grazie, possiamo andare? appena caricati i bagagli l'auto accende il motore e parte a tutta velocità, Sofia afferra un fazzoletto di carta e inizia a pulirsi il sangue che cola, nel frattempo vede la città che si allontana, e alberi sempre più fitti che si avvicinano la vegetazione è spettacolare! ho sempre amato il verde pensa Sofia con gli occhi pieni di allegria, dopo qualche minuto vede un un grosso cancello aperto che lascia intravvedere un castello enorme, la macchina accosta e Sofia scende subito, fa un bel sospiro prende le valigie, saluta il tassista e un po' spaesata guarda il college eccomi a casa