|  | Aidan Cassidy che lavora? Non ho mai avuto un lavoro vero e proprio, dato che con gli impegni non ci riesco proprio a convivere, orari fissi per ogni cosa.. Se manchi ti licenziano. Se stai male e non puoi andare perdi un pezzo dello stipendio. Se ti dimentichi ti licenziano. Il mio "lavoro" a Cork lo facevo quando ne avevo voglia. Bastava avere tutti i soldi per quando Simon o qualcuno dei suoi scagnozzi li veniva a prendere e si era a posto. E poi con l'andare due giorni a delle belle feste, di quelle organizzate nelle discoteche più grandi e "famose", per riuscire a stare sereno e sul divano per il resto del mese. Ma ovviamente, non penso sarà così questa volta, troppo facile. Devo pure indossare un odioso completino! Scomodo anche. Almeno ho le bibite gratis, se riesco a prendere qualcosa senza farmi beccare. Arrivo davanti al cinema, alzando gli occhi al cielo. Buona fortuna a me mormoro, per poi entrare. Avete presente quei cinema che si vedono nei film? In pieno stile americano? Ecco, questo è uno di quelli, col rosso dappertutto. La prima volta che ci sono entrato mi aspettavo qualcosa dall'aria più irlandese ma vabbeh. Una dolce signorina mi accoglie, spiegandomi cos'avrei dovuto fare per il resto dei miei giorni a Ballynamire. Semplice no? Rinchiudersi dietro a qualche bancone, aspettare che qualcuno ti si avvicini e chieda i biglietti per qualcosa, prendere i soldi, stampare i biglietti e ridare il resto. Non ci vuole un genio per capire cosa si fa. Anche perché basta fare questo per tutta la serata. Mi siedo sulla sedia dietro al bancone, appoggiando il gomito sul tavolo e successivamente la testa sulla mano. Che noia. Certo che fare il bigliettaio è un lavoro così noioso.. La pazienza non è una delle mie amiche, poi.
Ma infondo i film che fanno oggi fanno proprio schifo. Niente di davvero interessante.. Non mi sorprende che ci sia così poca gente in giro.
A fine serata ho già un sonno assurdo, e neanche so se riuscirò a ritornare al college prima di addormentarmi da qualche parte! Sbadiglio, mentre mi alzo e prendo quelle poche cose che ho portato con me, salutando chi dovevo e tornando finalmente al college.
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