I live my day as if it was the last

È passato poco più di un mese da quando non lo vedo. Veramente non ci parlo da quando ci siamo incontrati, qui, il giorno dell'arrivo di entrambi. Visto, l'ho visto, solo che lui non ha visto me. Sono sicura di questo perchè avevamo sempre strade differenti da percorrere e lui era sempre con una dozzina di metri davanti a me, quindi dubito mi abbia mai visto. Ma non lo sto evitando, certo che no. Perchè mai dovrei? Insomma, ho solo fatto tot - non riesco neanche a contarle - figure di merda davanti a lui, un non nulla. Di certo non potrei evitarlo per questo. Non potrei evitarlo per quel suo sguardo indagatore, azzurro e bellissimo, che mette molta soggezione. Non potrei evitarlo per quel suo profumo dolciastro, che ho sentito quando mi ha salvato il viso, per la seconda volta. Non potrei evitarlo per...
Sospiro mettendo un piede davanti all'altro mentre mi guardo intorno per cercare un buon punto dove mettermi all'ombra di un albero e disegnare. Chi sto cercando di prendere in giro? Io lo sto evitando! Altrimenti ogni volta che l'ho visto sarei corsa a salutarlo, ma non è stato così. Non gli ho più rivolto la parola, ma non so perchè.
Mi rendo conto solo ora di essere uscita nel piazzale, ero troppo concentrata a pensare a lui che non mi sono resa veramente conto di dove stavo andando. Però una cosa è diversa dal piazzale che ricordo. C'è una ragazza, probabilmente appena arrivata, che lo sta ammirando. Dicido di avvicinarmi, con il mio solito leggero sorriso. Ciao, posso aiutarti? chiedo.Sono timida, ma magari ha bisogno d'aiuto. Non sarò certo una che parla moltissimo, una mano però posso dargliela.

È molto più alta di me, si e no di una decina di centimetri più alta di me. Ha dei bellissimi occhi azzurri, diversi dai miei però e dei lunghissimi capelli biondi. Poi con i tratti somatici che ha, sembra davvero una modella. La ragazza mi scruta e fa per dire qualcosa, ma viene interrotta da un'altra voce. Una voce che non sentivo da un po'. Una voce che mi induce a non muovermi di un passo, a non muovere un solo muscolo e a non dire niente.
Buonasera signorine. Melanie, un piacere rincontrarti. dice lui rivolto a me. Poi va dalla ragazza e fa il baciamano anche a lei. Quindi non era una cosa solo per me... A volte mi chiedo come faccio ad essere tanto ingenua. È ovvio che non lo ha fatto solo a me. E poi, l'ho evitato per più di un mese, perchè dovrebbe importarmi? Mi presento, sono Vincent continua lui. Se avessi un po' più di carattere, sono certa che avrei alzato gli occhi al cielo esasperata. Ma io il carattere non c'è l'ho quindi mi limito a guardare da un'altra parte a disagio. Vincent sa come farmi sentire fuori posto quasi meglio di mio fratello.
Olena dice la ragazza, presentandosi a sua volta. È un nome che non ho mai sentito, ma è molto bello. Ha un suono particolare quando viene pronunciato.
Ora se guardo Olena e Vincent non mi sarebbe difficile vederli insieme su una passerella di Dolce&Gabana, sembrano entrambi usciti da una rivista per fotomodelli. E poi ci sono io, la ragazza timida e bassa dai capelli corvini. Li sfiguro quasi.
Io sono Mela, piaceve di conoscevti dico, non degnando di uno sguardo Vince, ma guardo la ragazza.

Sento il suo sguardo su di me, duro e inquisitore. Sono sicura che se girassi la testa per incontrare il suo sguardo potrei vedere quel suo sguardo che cerca di leggermi dentro, capacità che non smetterà mai di sorprendermi.
Ancora non lo capisco, e forse è questo uno dei tanti motivi per cui l'ho evitato per giorni. Sono abituata a capire tutto ciò che mi circonda, ad analizzarlo con il mio sguardo di artista, per quanto riguarda l'aspetto, e con quello da principessa per il comportamento. Quello da artista lo vede benissimo, con dei tratti che difficilmente riuscirò a disegnare di nuovo. Probabilmente perchè difficilmente capirò anche il suo carattere, e un disegno senza carattere non è un disegno realistico.
Un piacere conoscerti, Olena. Nome inusuale qui, sei russa? dice Vincent alla ragazza. Quindi anche lui ha notato il nome strano della ragazza, solo che ha usato più tatto, chiamandolo inusuale. Anche se la ragazza non sembra essere molto felice del commento di Vincent sul suo nome. Storce il naso in un modo che io non potrei fare davanti a nessuno, non salutare è il massimo della maleducazione che posso fare.
Ucraina, siamo decisamente diversi dai russi replica infatti lei. Un po' la invidio, vorrei avere il coraggio di Olena e rispondere a tono a Vincent o a chiunque mi offenda, almeno una volta.
Devi scusavlo, dico io. non è molto bvavo in geogvafia...nè con la covtesia... Faccio spallucce, ricordando il suo commento su Marsiglia e l'effetto che ha avuto su di me e il fatto che ha ascoltato la mia conversazione con Raphael. Molto maleducato da parte sua.

Sono sicura che se la sia presa, ma non mi importa più di tanto. Lui dopotutto non è stato molto cortese nei miei confronti il mese prima.
Perdonami se ti ho offeso in qualche modo, mi riferivo semplicemente al nome, non al tuo comportamento o al carattere. Non volevo essere offensivo dice rivolto solamente alla ragazza. Lo sapevo che prima o poi non avrebbe più provato a parlare con me, e la cosa non mi dispiace.
Basta che non ricapiti. Che monta praticate? dice invece Olena cambiando completamente argomento. Probabilmente stufa della silenziosa litigata che c'è tra me e Vincent.
Americana rispondo. So che è strano che una principessa, o comunque una ragazza "fragile" come me, pratichi una monta tanto selvaggia o comunque impegnativa, ma sono più sicura di me a cavallo che nel resto del tempo.

Io inglese, salto ostacoli... Tu? le risponde Vincent. Non avrei pensato diversamente visto il suo portamento. Il sorriso che fa alla ragazza mi lascia spiazzata, sembra veramente interessato alla risposta che lei sta per dare.
Americana, sono vice-campionessa Europea di Barrel e tra qualche mese competerò nuovamente per il titolo dice Olena poco dopo e mi lancia un'occhiata. Ho provato il barrel una volta, ma non mi ha emozionato più di tanto. Non so se sia perchè Cloud ha fatto Trail e quindi volevo seguire le sue orme oppure perché non é il mio sport. I miei inizialmente mi iscrissero a monta inglese, ma non mi piaceva perciò chiesi loro di cambiare. È stato la prima volta in cui ho potuto scegliere davvero quello che volevo, non quello che gli altri volevano per me. La monta americana è stata e sarà l'unica, insieme a quella a pelo, cosa che mi fa sentire davvero libera.
Io faccio Trail e Western Riding, ho provato molte discipline americane, ma il Barrel non fa per me. Invece a te deve piacere molto visto che sei vice-campionessa. Non penso che io e lei diventeremo mai amiche, ma fare buona conversazione non fa mai male.