Hell-o

Il ragazzo che evidentemente si chiama Luca alza il viso nel sentirsi nominare, e appena mi vede inizia a squadrarmi da capo a piedi, con insistenza.
Sento le guance avvampare e sono sicura di essere arrossita violentemente, non mi sento per nulla a mio agio, nessuno mi guarda mai in questa maniera, non sono abituata ma sostengo comunque il suo sguardo visto che si nota perfettamente che sta solo cercando di farmi sentire a disagio.
Sono io dice con tono menefreghista e glaciale. Inarco un sopracciglio confusa, ho fatto qualcosa di sbagliato e non l'ho notato? Sapevo io che non avrei mai dovuto iscrivermi per questo progetto...
Io sono la tua tutor, o quel cavolo che è... La studentessa che ti affiancherà durante gli allenamenti, in poche parole dico provando a imitare il suo stesso tono senza riuscirci molto bene visto che si nota perfettamente il disagio nella mia voce.
Qualcosa nella sua mano attira la mia attenzione, e sono sicura di cambiare velocemente colore: dal rosso pomodoro al bianco neve, più chiaro del mio naturale colorito, se possibile.
Esito un momento ma poi la curiosità ha la meglio Sono manette quelle che hai in mano? Devo sapere qualcosa? chiedo per poi deglutire e spostare lo sguardo su un punto imprecisato alla mia destra.

Il ragazzo appena finisco di parlare mi guarda male ma non ci faccio più di tanto caso.
allora buona fortuna, sono un tipo complicato Dice dopo un po'. Alzo semplicemente le spalle Me la caverò. Dico semplicemente.
Non deve essere poi così tanto difficile, dovrò solo affiancarlo durante gli allenamenti e spiegargli all'inizio come funziona qua e basta, di certo non mi metterò a fare da babysitter a questo ragazzo. Forse all'inizio non sarà facile ma credo di avere abbastanza pazienza per sopportarlo. Spero che lui mi renda la cosa semplici.
Nel frattempo la ragazza con il cavallo si presenta dicendosi di chiamarsi Hélène e nello stesso momento arriva un'altra ragazza dai capelli rossi presentandosi come Daphne che chiede chi di noi è Luca, scuoto leggermente la testa prima che il ragazzo con i capelli biondi si faccia avanti. La ragazza dice di essere la sua tutor e subito dopo domanda se in mano ha delle manette, osservo il ragazzo biondo e si, sono proprio delle manette quelle.
Spero che Chris non le abbia, così da farmi capire che non è un ragazzo così tanto cattivo o pericoloso. Osservo leggermente il ragazzo che affiancherò e solo ora noto il piercing al labbro che non gli sta male.

Mentre sono perso nei miei pensieri il biondo e la rossa continuano la discussione ma non ci faccio caso,anche perchè non credo che mi possa interessare particolarmente e possa coinvolgermi in qualche modo,meglio non sprecare prezioso tempo della mia vita ad ascoltare cose inutili. Noto solo adesso che il ragazzo che da come ho capito dovrebbe farmi da tutor non si è ancora presentato,non che m'importi qualcosa ma diciamo che dovrei conoscere qualcosa su di lui,anche il minimo,per farmi un idea su di lui almeno. Me la caverò. Risponde alla mia precedente provocazione alzando le spalle,mi sembra un tipo apposto e sa tenermi testa,mi piace come cosa,probabilmente andremo d'accordo ma non diamo conclusioni affrettate. Come ti chiami?. Cerco di mantenere il tono di voce freddo e distaccato come se non m'importasse davvero,devo continuare a mantenere la reputazione da cattivo ragazzo anche in questo posto,non credo sarà una cosa molto difficile. Mi sposto un ciuffo dal viso e sbuffo cercando di ammazzare il tempo mentre aspetto la risposta del ragazzo. Odio il silenzio imbarazzante che si crea quando nessuno parla,è fastidioso.Cerco nelle tasce dei pantaloni il mio cellulare e inizio a controllare i messaggi che mi sono arrivati,i miei amici non si sono degnati di scrivermi,che cosa meravigliosa. Vaffanculo, tanto li odio tutti.

Guarda le manette per qualche attimo per poi porgermele, ma ormai sono tranquilla. Non penso che mi farebbe qualcosa di male e non sembra troppo una brutta persona, la signora Smith non è un'incompetente, controlla chi frequenta il suo College.
Il direttore della prigione voleva che le consegnassi al tutor o all'insegnante, qualcuno di responsabile insomma. Non si può mai sapere, no? Quando faccio il cattivo o non finisco le verdure a cena in genere mi mettono queste mi spiega lui con del sano sarcasmo che mi ridacchiare.
Prendo le manette dalle sue mani e ci giocherello un po' Perfetto. Quando non mangi le verdure saprò che fare, sebbene io non sia una baby sitter, non ti starò sempre in mezzo alle scatole, solo durante gli allenamenti dico ridacchiando.
Sai già andare a cavallo o dovremo iniziare da zero? chiedo aspettando che risponda per poi rivolgermi alla ragazza che non voglio escludere.
Ciao, io sono Daphne, piacere le dico porgendole la mano destra, senza le manette sul palmo della mano.

Come ti chiami? Domanda tenendo un tono distaccato e freddo.
Sebastian Dico semplicemente mentre lo osservo che si sposta il ciuffo e sbuffa. Non deve essere semplice per lui venir spediti qua in mezzo al nulla e fare qualcosa che non ti piace proprio. Se ci fossi io nella situazione in cui si trovano i due ragazzi che ho di fronte, non mi sarei mai lasciato convincere ad andare in un posto in cui non mi piace stare e rientrando in un programma speciale. Credo che piuttosto mi sarei fatto qualcosa anno di carcere.
Osservo un attimo a terra e noto le due valige dei ragazzi Oh giusto, la ci sono gli alloggi dove c'è la vostra stanza e al piano terra c'è la segreteria. Dico indicando l'enorme edificio alle mie spalle. So che probabilmente si è dovuto sorbire un lungo viaggio e per questo non vede l'ora di andare nella sua stanza per riposare un po'. Nonostante il suo carattere freddo, non possono fare a meno di aiutarlo per orientarsi a Ballynamire. Anche se, non deve approfittarsi di questo mio lato perché non sarà sempre così.

Mentre io mi guardo in giro il ragazzo risponde alla mia precedente domanda Sebastian dicendo semplicemente mentre mi scruta leggermente. Poco dopo il suo sguardo cade sulle mie valigie e quelle del biondo accanto a me. Oh giusto, la ci sono gli alloggi dove c'è la vostra stanza e al piano terra c'è la segreteria. Dice indicando subito dopo l'enorme struttura dietro di lui,alzo lo sguardo e inclino la testa iniziando ad osservare l'edificio,è davvero grande,a Detroit abitavo in un appartamento insieme ad altre sei persone e dormivo in un angolino della casa,quindi non sono abituato a posti così grandi,ma mi piace l'idea di avere una camera dove posso muovermi liberamente senza calpestare qualcuno. Mi hanno detto che avrò un coinquilino ma la cosa non mi interessa,penso sia meglio dividerla con qualcuno che stare solo,anche se dipende se quel qualcuno è fastidioso,ovviamente se non rompe le palle io non le rompo a lui,è una cosa facile da capire. Adesso mi accorgo che sono stato così occupato a pensare che non ho ancora risposto al ragazzo,che si chiama Sebastian se ricordo bene. interessante.. Dico sospirando,ancora non mi sono ripreso dal viaggio di 6 ore e non sono in vena di parlare troppo,mi sento come quando ti svegli alle 5 di mattina con una sveglia del cazzo che ti buca i timpani e sai che devi andare a scuola e subirti 6 ore di spiegazione,quando vorresti solamente dormire in santa pace e startene rannicchiato nel letto con 45 piumoni addosso,al calduccio. Bellissimo..In questo momento vorrei solamente chiudere questa conversazione il prima possibile. Guardo per l'ultima volta l'edificio e prendo la mia valigia. mi sembra bello-..