Hei World, I'm here.

«Ma certo» Colin riprende la mia valigia un attimo prima di spiazzarmi con una domanda un po’ inattesa «Quanti anni hai» abbasso leggermente lo sguardo, capisco di non essere molto alta, ne di sembrare molto matura in effetti, ma sono comunque maggiorenne. Ogni volta che qualcuno mi chiede l’età mi torna in mente quando la mattina, prima di andare a scuola, mi fermavo a comprare le sigarette al tabacchino dietro l’angolo e mi chiedevano il documento e io, ovviamente, essendo ancora minorenne inventavo qualche scusa stupida tipo “li ho lasciati in macchina” o “se vuoi ti mostro la patente”. Ovviamente non ha mai funzionato, ma pur essendo maggiorenne l’agitazione è più o meno la stessa.
«Diciotto» rispondo a bassa voce, guardandomi le mani che ora sfrego nervosamente, mi scoccia sembrare più piccola e non voglio che la gente lo pensi.
Colin intanto si sta già avviando verso la mia stanza con la mia valigia che sembra non pesargli affatto nonostante sia malato, lo vedo destreggiarsi talmente bene tra i corridoi dedicati alle stanze femminili che non oso immaginare quante volte li abbia già percorsi e senza pensarci troppo decido che per stasera non succederà nulla, non mi va di sembrare una di quelle ragazzine disperate in cerca del primo figo qualsiasi, a volte i ragazzi è meglio farli aspettare, almeno per capire quanto davvero vogliano qualcosa.
Arriviamo davanti alla porta della mia stanza, mi fa ancora strano chiamarla così, infilo la chiave nella serratura senza però aprire la porta e inizio a frugare nello zaino. L’unico pezzo di carta che trovo appartiene al mio sketchbook che strappo senza troppa cura prima di scriverci il mio numero di telefono in matita. Porgo il foglietto a Colin «Tieni, se l’invito a bere un caffè ti farà ancora piacere quando starai meglio, fammi sapere» dico sorridendo mentre giro la chiave nella serratura. «Notte» vorrei entrare in camera senza voltarmi ma non resisto e alzandomi sulle punte dei piedi gli lascio un bacio sulla guancia «e grazie mille per l'aiuto» è tutto quello che riesco a dirgli prima di fiondarmi nel mio nuovo angolo di mondo.