Believe in Yourself

Cammino a passo spedito:non ho fatto alcuna fatica a tirarmi dietro Nyx.Sembra che la giovane non aspetti altro.Cammina a ginocchia alte ed è tutta bella impettita.Non so bene il motivo,ma secondo me si è invaghita di Raphael.
Lo intravedo,bello ritto al centro del capo:la luce violetta del tardo pomeriggio impreziosisce la sua figura stabile.
Ha un'aria serena,anche se un po' stanca,e sembra non guardare nulla di particolare.
Contempli l'infinito? Gli chiedo,alzando appena la voce.
Come siamo poetici....
Mi sono vestita comoda quest'oggi,l'unica cosa è quella coda scompigliata che si affloscia al lato destro della spalla,e che ondeggia al ritmo del mio passo.
Dovrei riavvolgerla in una crocchia,perciò mentre cammino piego il busto in avanti e prendo le redini in bocca.
Continuo a camminare come una scema,mentre con le mani farfuglio tra i miei capelli come in cerca di un tesoro.
Nyx sbuffa impazientemente: ho rallentato notevolmente il passo,e la cavallina ha fretta.
Sorrido e arrossisco violentemente quando riprendo in mano le redini:in bocca ho un buon sapore di cuoio.Buono,ma non igenico.
Arriviamo in questo modo ridicolo al centro del campo,vicino al nostro amico.
Here we are! Escalmo poi, rialzando di colpo il capo: i miei sforzi non son serviti a molto,perchè una cascata bronzea mi ricade sul naso.
Soffio con potenza,e i ciuffi si spostano quel che basta per scoprire la punta del naso.
Dannazione...

Contempli l'infinito? Come siamo poetici… domanda una voce, facendomi lievemente sobbalzare.
Ma chi...
Poi guardo meglio ed ecco finalmente arrivare Kallista, in sella alla sua saura. Incredibile come, anche dando l'impressione di aver indossato la prima cosa che capitava, risulti comunque… affascinante. Molto affascinante.
Oggi porta i capelli legati in una coda, che però si sta lentamente sfilando ad ogni battuta di passo. Lei dev'essersene accorta e - pur di non mollare le redini - compie un bizzarro insieme di torsioni per stringere i suoi capelli bruniti in una crocchia, o presunta tale.
In effetti, appena terminata l'operazione, questa puntualmente cede riversandole una cascata di un uniforme color foglia d'autunno brillante sul viso.
A questo punto io sto per scoppiare a ridere, e il mio autocontrollo va a farsi benedire quando, per liberarsi almeno un minimo la visuale, sbuffa emettendo un suono estremamente somigliante a quello che potrebbe eventualmente produrre Nyx.
Facciamo una cosa dico, asciugandomi le lacrime per il gran ridere, Io tengo le redini della cavalla, e tu pensi a farti una coda decente, ok? I capelli sugli occhi sono nemici di un lavoro fatto bene.
La cavalla punta verso di me incuriosita, e si lascia prendere con una certa docilità. Forse le piaccio.

Oddio...una delle cose più imbarazzanti che mi siano successe.E tra l'altro....Davanti a lui.
La mia faccia sta diventando come un pomodoro,gonfia e rossa d'imbarazzo.Ma quella risata che si libra nell'aria non può non essere contagiosa.
Scoppio a ridere anche io,e con una mossa maldestra sposto tutti i capelli indietro con l'avambraccio.
Facciamo una cosa: Io tengo le redini della cavalla, e tu pensi a farti una coda decente, ok? I capelli sugli occhi sono nemici di un lavoro fatto bene.
Lo guardo,con lo sguardo appannato dalle lacrime che sono sgorgate a causa del troppo ridere.
Tossisco appena,e lascio che Nyx si avvicini al giovane.Seguo il suo passo, slanciandomi sulle anche appena appena,e con le braccia raccolgo tutti i dannatissimi capelli.Li avvolgo in una tirata coda alta,una coda che non permette intransigenze.
La fronte è ampia e sgombra,ottimale per le attività sportive.
Com'è?
Domando,mostrandogli il profilo.

Senza più dover compiere mosse ridicole per controller la cavalla, Kallista può finalmente legarsi decentemente i capelli
Com'è? domanda, mostrandomi il profilo. Anche così, strozzata in quella coda stretta, la sua chioma non perde quel riflesso ramato da tramonto autunnale; gli occhi color acquamarina adesso sono brillanti e vivaci, la pelle candida tinta di miele dal sole al tramonto che filtra dalla porta. Io le faccio il segno dell'ok, con un sorriso. Adesso ragioniamo.
Allora, prima di cominciare vorrei sapere più o meno qual'è la tua esperienza di equitazione, altrimenti tempo proprio di non sapere da dove cominciare esordisco, sedendomi su un ostacolo basso lì vicino.
Il vecchio insegna: prima di cominciare, sempre bene capire chi hai di fronte. Solo così avrai una minima possibilità di capire come comportarti.
Parole sante.
Non mi sarei mai immaginato che un giorno mi sarei trovato a fare l'istruttore. Quello che mi preoccupa di più, però, è il fatto che anche mio padre non credeva che si sarebbe mai lasciato tentare dalla carriera dell'insegnamento; che stia cominciando ad assomigliargli?

Ecco una domanda...Quella domanda che io non volevo affronare.Allora, prima di cominciare vorrei sapere più o meno qual'è la tua esperienza di equitazione, altrimenti tempo proprio di non sapere da dove cominciare
Distolgo per un attimo lo sguardo da lui,e lo volgo verso il cielo:
Non so se lo sai,ma io qui sono in "terapia".Mia madre mi ci ha spedito perchè voleva che imparassi a socializzare.Di conseguenza,non sono un asso.Non ho mai avuto a che fare con i cavalli,se non in rare passeggiate.
So trottare...Se la cosa ti consola.
La mia voce si incrina appena,questa volta per un motivo diverso.Ho paura di deludere.Ma non papà.Lui.
Penso che questa mia inesperienza possa rovinare le cose.
Tiro su con il naso,e cerco di assestarmi meglio:
Scusa,è tutto ok!
Dico,cercando di assumere un tono naturale.
Nyx intanto ha cominciato a grattarsi un ginocchio con il muso,ed io la seguo senza imporle troppo la mia volontà.
Per ora,non facciamo nulla di importante.
Penso, sorridendo e carezzandole il collo.

Lo sguardo di Kallista sale fino al soffitto del campo coperto, per non incontrare il mio. Ahia, ho paura di aver toccato un brutto tasto.
Non so se lo sai, ma io qui sono in "terapia". Mia madre mi ci ha spedito perchè voleva che imparassi a socializzare. Di conseguenza, non sono un asso. Non ho mai avuto a che fare con i cavalli, se non in rare passeggiate.
Forse dovrei farle notare che non posso saperlo dal momento che praticamente non so nulla di lei, ma preferisco soprassedere; mi sento già abbastanza un verme così.
So trottare… Se la cosa ti consola.
La sua voce si incrina, e tira su col naso. Urge rimediare, e alla svelta!
Ehi, io non sono qui per giudicarti, Kal. Sono tuo amico - o per lo meno, credo di esserlo - e voglio solo darti una mano a uscire da questa situazione? Intesi? le dico, avvicinandomi e appoggiandole gentilmente una mano sulla sua, stretta sulle redini.
Quindi, almeno in queste occasioni, lascia la vergogna fuori dalla porta. Ho già in mente un piano, ma per come la vedo io meglio mettere in chiaro le cose fin dal principio. Non ho intenzione di farti fare una cosa per la quale non sei preparata e che potrebbe essere pericolosa, chiaro?

Ehi, io non sono qui per giudicarti, Kal. Sono tuo amico - o per lo meno, credo di esserlo - e voglio solo darti una mano a uscire da questa situazione? Intesi? Trasalisco come una scema quando sento il calore della sua mano sulla mia.Abbasso lo sguardo su di lui. Faccio ci cenno di sì con il capo e cerco di concentrarmi:Quindi, almeno in queste occasioni, lascia la vergogna fuori dalla porta. Ho già in mente un piano, ma per come la vedo io meglio mettere in chiaro le cose fin dal principio. Non ho intenzione di farti fare una cosa per la quale non sei preparata e che potrebbe essere pericolosa, chiaro?
Rifletto un attimo sulle sue parole:in effetti non ci avevo mai pensato.Ha ragione lui.

Allora credo che ci converrebbe ricominciare da capo.Dici potrebbe andare?

Dopo qualche attimo di riflessione, finalmente arrive la riposte che volevo sentire.
Allora credo che ci converrebbe ricominciare da capo. Dici potrebbe andare? domanda, leggermente esitante.
Può andare benissimo. Adesso fai una cosa: passeggia un po' con lei sul perimetro, senza andare troppo veloce e a redini abbastanza corte; se vedi che cerca di prendere la mano, siediti bene in sella e sposta il peso all'indietro, è sufficiente per farla rallentare, va bene? Io devo prendere una cosa, dammi solo qualche minuto e sono di nuovo da te, ok? le spiego, con un tono anche più "autorevole" di quanto vorrei. Spero solo che non se la prenda male, l'ultima cosa di cui ha bisogno è preoccuparsi ulteriormente per nulla.
Nel frattempo, ti lascio un po' di sottofondo musicale. Con la principessa ha funzionato, vediamo se ha lo stesso effetto su Nyx aggiungo, accendendo il piccolo registratore in dotazione al campo. Una dolce melodia da violino si diffonde nell'aria, prima che io socchiuda la porta e corra verso le scuderie.

***

Eccomi! esclamo qualche minuto dopo, facendo ritorno con una longia da lavoro e la carezza di Nyx, tanto per precauzione. Se dobbiamo cominciare dalle basi, è da qui che devo assolutamente partire.
Come si è comportata la signorina? domando, facendole cenno di venire qui, al centro del campo.

Ascolto con attenzione le parole di Raphael,seguendo le sequenze della sua labbra con gli occhi.
Può andare benissimo. Adesso fai una cosa: passeggia un po' con lei sul perimetro, senza andare troppo veloce e a redini abbastanza corte; se vedi che cerca di prendere la mano, siediti bene in sella e sposta il peso all'indietro, è sufficiente per farla rallentare, va bene? Io devo prendere una cosa, dammi solo qualche minuto e sono di nuovo da te, ok?
Sfoggio un sorriso brillante:è una domanda che non ammette repliche.
Ah-Ah!
Lo saluto con un cenno del capo,mentre incito appena con la punta del tallone la mia bella Nyx.
La giumenta sembra essersi risvegliata da un sonno profondo,e scatta in un mezzo trotto in avanti.
Raccogliendo subito i consigli del maestro,raccolgo le redini e mi ritraggo leggermente indietro,senza ricorrere alla braccia.Nyx sbuffa indispettita,ma si adegua all'ordine,e quando arriviamo alla carreggiata è nell'andatura giusta.
Non credo che Raphael si sia accorto di questo primo approccio,ma sento che sarebbe "quasi" orgoglioso di me.Il passerotto imprime la sua volontà.Sostituto della presenza di lui,c'è il bel sottofondo di un calmo violino.
La giumenta passeggia per il perimetro,rilassata e tranquilla:le orecchie sono tese in avanti,curiose e vivaci,ma non mostrano segni di nervosismo.
Ad un certo punto sentiamo il rumore della porta che cigola,e giriamo il capo verso il suo.
Ehilà!Già di ritorno?
Gli chiedo, cercando di tenere la schiena il più dritta possibile.
Mi ero un po' adagiata,lo ammetto.
Come si è comportata la signorina?
Quando Nyx riconosce la figura di Raphael, accellera di poco il passo e si lancia nella sua direzione.
La lascio fare:è lì che dobbiamo andare.
Qualche incomprensione iniziale,ma direi tutto apposto!

Appena mi inquadra, la saura accelera il pass per venire verso di me; si, credo propri di piacerle, e anche parecchio. Bene.
Qualche incomprensione iniziale, ma direi tutto apposto! esclama Kal, lasciando la giumenta libera di muoversi. Non ne sono sicuro, ma posso avvertire una certa aria di "vittoria", come se nei pochi minuti in cui sono stato assente sia successo qualcosa, qualcosa di importante. Mi sembra già più fiduciosa, un po' più stabile, decisa ad arrivare in fondo.
Adesso tocca a me.
Allora, siccome la ragazza è piuttosto vivace, sarei dell'idea di farla scaricare con qualche giro di galoppo, tanto per essere sicuri che non ti giocherà qualche brutto scherzo; nei prossimi giorni ci penserò io, per evitare incidenti, quindi… temo proprio che dovrai scendere.
Le precauzioni non sono mai abbastanza, purtroppo, ma se posso evitare qualche incidente, allora ben venga.

Capitano Nemo? Non è male ridacchio, mentre Kallista smonta con un movimento leggiadro dalla sella. Mi sto giusto avvicinando per prendere le redini della signorina quando questa, in preda probabilmente ad una delle "rallegrate" a cui accennavo prima, comincia a trottare; tirandosi dietro - questo è chiaro - Kallista.
Un aiutino? domanda, cercando di restare seria; in effetti è una scena proprio buffa! Però, rifletto, è meglio togliere a Nyx questo vizietto, prima che succedano guai.
Così le raggiungo, accelerando il passo per stare dietro all'andatura saltellante della cavalla, afferro le redini e la blocco sul posto. La saura mastica il morso abbastanza piccata, ma resta dov'è.
Aspettami al centro della pista. Tempo qualche minuto e sarà sufficientemente scarica per lavorare esclamo, infilando il piede nella staffa e issandomi in sella.
La staffatura è leggermente più lunga di quella a cui sono abituato, ma tutto sommato penso di poter reggere. Così mi siedo in sella, schiocco la lingua… e alla prima curva premo con la gamba, per invitare Nyx a prendere il galoppo.
Figuratevi se accetta di farselo ripetere.
La giumenta si slancia in una corsa furiosa, macinando terreno a ritmo di carica, assumendo via via una cadenza sempre più regolare che mi permette di sollevarmi leggermente e assumere un buon assetto. Redini sempre abbastanza corte, e talloni puntati ostinatamente verso il basso, lo sguardo che segue la pista tra le orecchie di NYx.
Curioso, come proprio io, che con i cavalli ho avuto un rapporto quantomeno conflittuale riesca a trovare così in fretta l'armonia con un soggetto mai visto né montato; così, senza starci troppo a pensare. Mai sono stato così… naturale, in sella. Senza pensare che potrebbe disarcionarmi con una sgroppata più potente delle altre, solo ascoltando l'aria che turbina e il sole che tinge la criniera di Nyx di calde sfumature d'oro.

Dopo una dozzina di giri al gran galoppo, la ragazza decide che è ora di prover qualcosa di più eccitante. Così, dopo un'accelerata pazzesca all'uscita dell'ultima curve, eccola marciare a ritmo di carica verso un grande oxer a poca distanza da noi.
Eh no, cara mia, non se ne parla proprio! penso, portando indietro la schiena e costringendola a tornare sulla pista. La giumenta sbuffa per un po', producendo anche qualche sgroppata di disappunto, ma smette di agitarsi.
Le passo una mano sul manto castano e la ritraggo madida di sudore e di pelo; bene, adesso possiamo lavorare.
Tieni bene a mente una cosa: se, mentre sei in sella, proverà di nuovo a prendere il sopravvento su di te, falle capire che non è lei a comandare. Se le lasci fare quello che le pare, finirà per non darti più retta, e lavorare insieme diventerà impossibile, intesi? le spiego, tornando da lei e smontando.
Adesso monta tu. Vuoi una mano a salire o te la cavi da sola?